In Inghilterra ci sono oltre 3.000 giardini privati e no, aperti al pubblico, e il famoso Yellow Book li elenca scrupolosamente per contea, non è quindi dove andare l’interrogativo, ma con chi e come. Io ci sono stata diverse volte con mio marito. L’anno scorso sono tornata nei Cotwolds, dopo dieci anni, sola stavolta, ed è stata un’esperienza haut de gamme e non esagero. La compagnia affiatata come un sol uomo (in senso lato e stretto) e la nostra guida di una disponibilità leggendaria. Quest’anno torneremo, il gruppo è pressoché il medesimo, in una regione che ho frequentato solo di passaggio, il Dorset. Mi pare impossibile di poter bissare la magia dell’anno scorso, eppure ci conto, conto sulla scrupolosità di Erica, sulle sue capacità di programmazione, sul suo bellissimo sorriso che non fa mai sentire nessuno incontentabile (visto che contenta tutti). Siamo riusciti non solo a vedere giardini piccoli e grandi, noti e meno noti, tutti bellissimi, ma anche a venire a patti con l’attrazione fatale di alcuni vivai. Malgrado i fantozziani regolamenti della Ryanair… siamo tornati con più bagagli che all’andata senza fare un mutuo: Erica è una ragazza ingegnosa. Siamo tornati con una vanga, un sedile da giardiniere, magnifiche cesoie, vasi di piante introvabili da noi, talee regalateci da amichevoli capi giardinieri, insomma con fantastici ricordi spirituali e materiali e molto molto euforici. Ci siamo divertiti un sacco e una sporta, come si dice dalle mie parti.