Lasciar fluire e accettare l’imprevedibilità – l’Arte di Barbara Cenni

Questo 2023 è iniziato con la voglia di parlare di tante altre cose ‘nutrienti’ oltre a viaggi e giardini. Grazie a Viaggi Floreali mi ritrovo ad incrociare vite interessanti che offrono sguardi diversi sull’esistenza che in qualche modo mi sfiorano, mi ispirano e alle volte mi travolgono.

Un tratto comune nei viaggiatori floreali è la ricerca di bellezza, equilibrio e balsamo per l’anima. Amo scoprire le tante forme che questa ricerca può assumere.

Prima di Natale, per un caso del tutto fortuito, Facebook mi suggerisce l’amicizia di una nuova Viaggiatrice Floreale e rimango subito rapita dalle immagini dei suoi acquerelli; vedendo che vive a Trieste non ho resistito alla tentazione di chiedere un incontro.

Oggi è di lei che vi racconto e della sua personale relazione con l’arte.

Barbara Cenni è una acquarellista. Diplomata in interior design con una specializzazione in grafica pubblicitaria ha lavorato come grafica free-lance e successivamente in prestigiosi studi di progettazione.

L’Arte”, dice, “è sempre stata presente nella mia vita in varie forme ma nel 2015 ho iniziato a dipingere con l’acquerello e me ne sono letteralmente innamorata.

Sentivo il bisogno di lavorare con le mani nel colore e l’acquerello appagava il mio desiderio di lasciar fluire finalmente qualcosa di libero e personale, in contrapposizione alla mia rigida formazione artistica da architetto di interni.”

“My Favorite Place” 2021

Come dipingi?

Ho uno spazio “ sacro” in casa dedicato alla pittura vicino ad una grande finestra. La luce e la tranquillità sono fondamentali per dipingere. Il tavolo è pieno di tubetti e pennelli, mentre alle pareti ho appeso varie immagini e bozzetti che mi servono da ispirazione. Prima d’iniziare ho bisogno di qualche minuto di meditazione in cui faccio “pulizia“ nella mia mente. Ne ho bisogno per concentrarmi e fare in modo che le idee creative fluiscano liberamente.

“The Secret Garden” 2020

Che ruolo ha l’acquerello nella tua vita?

È il mio rifugio, il mio tempio di pace, la mia terapia per i dolori dell’anima.

Con quale dei tuoi acquerelli ti identifichi di più?

Nel 2021 la mia vita ha subito un brusco cambiamento e da quel momento anche i miei acquerelli sono cambiati. La serie “Presenze/Assenze” è quella che più mi rispecchia in questo periodo. Si tratta di opere dove il soggetto non è rivelato per intero ma soltanto il suo riflesso ne svela la presenza ma non l’identità. “La geografia della mia infanzia “ probabilmente è quella che preferisco… è uno sguardo affettuoso e un po’ nostalgico a me bambina.

“The Geography of my Childhood” 2022

Qual è la tua tecnica preferita e perché?

L’acquerello puro è senz’altro la tecnica che prediligo. I pigmenti uniti alla trasparenza dell’acqua sono la chiave del suo fascino. Da questa sinergia, ogni volta si crea qualcosa d’inaspettato e irripetibile. Si tratta di accettare l’imprevedibilità dell’acqua e il lasciar andare qualcosa che ci è impossibile governare totalmente. Una bella metafora della vita, direi.

“Face the Sun but turn your Back to the Storm” 2020

Quali sono i temi che preferisci e perché?

Mi piace indagare l’animo umano attraverso i ritratti ma adoro anche rappresentare la natura in tutte le sue forme, vegetali e animali. Trovo che la bellezza delle forme naturali sia una gioia e un riposo per gli occhi di chi l’osserva. Ultimamente i soggetti che prediligo sono intimi e un po’ misteriosi.

“Under the Sun” 2021

Che cosa ti ha portato di importante l’arte?

L’Arte mi ha dato la possibilità di esprimere il mio mondo interiore attraverso le mie opere. Inoltre, avere l’opportunità di esporre in importanti mostre nazionali e internazionali è motivo di grande soddisfazione personale.

“First Snow” 2017

Che tipo di ricerca artistica fai?

Per me l’uso di colori specifici (scelti per la loro simbologia o per il loro impatto emotivo) è basilare. Il colore è il linguaggio che uso per trasmettere emozioni allo spettatore. Il mio stile, pur essendo figurativo, suggerisce più che descrivere, lasciando che l’immaginazione di chi lo guarda ne completi i particolari e lo interpreti secondo la sua sensibilità.

“The Resurgences of Timavo River” 2020

Che ruolo ha o ha avuto il giardino nella tua vita?

Ho avuto un giardino per 15 anni. L’ho sognato, progettato e realizzato con le mie mani e l’aiuto fondamentale di mio marito. Credo che fare giardinaggio sia una forma d’arte perché si ricerca la bellezza. Colori e forme vanno abbinati e bilanciati con gusto e competenza.

“English Roses” 2022

C’è per te una qualche relazione tra giardino e acquerello?

Certamente, in entrambi i casi l’acqua è imprescindibile! A parte la battuta, ci sono molte analogie e non è un caso che molti giardinieri siano anche acquerellisti e viceversa.

“Komorebi” 2021

Perché hai scelto Viaggi Floreali per il tuo viaggio in Cornovaglia?

È un viaggio che sognavo da tempo. Viaggi Floreali ha proposto una formula che rispecchia i miei desideri: un piccolo gruppo che si sposta lungo un itinerario molto interessante e con un occhio di riguardo per i giardini. I pernottamenti in dimore di charme e la possibilità di fare delle escursioni a piedi per assaporare pienamente paesaggio suggestivo della Cornovaglia, mi hanno convinto definitivamente.

Non vedo l’ora di partire!

 

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BARBARA CENNI

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